Social Network e Siti Web l’ Investimento più sicuro | Dati Ufficiali 2023

L’investimento più sicuro è la presenza online della propria attività, ce lo spiegano i numeri con l’ aggiornamento 2023

Immancabile per la costruzione del piano editoriale di primavera, il primo dell’anno, lo studio dei numeri che ci raccontano mutamenti e consolidamenti delle abitudini online. Come sempre fonte di indiscusso pregio è il sito wearesocial.com che con perizia ci fornisce dati e statistiche su cui basare ragionamenti e strategie.

Con l’insicurezza finanziaria fornita da economie di guerra e da colossi bancari barcollanti l’investimento più sicuro per la propria attività si conferma l’ottimizzazione di una presenza online aziendale quanto più adeguata ai movimenti digitali e ai comportamenti in divenire continuo.

I dati che il sito ci offre sono importanti per gli addetti ai lavori, ormai sempre più richiesti, e per mostrare ai più scettici quanto la scelta di una gestione dei canali di comunicazione diretta professionale possa rivelarsi lungimirante fonte di ricavi.

I dati che analizziamo riguardano l’Italia e sono aggiornati al 2023 e colpisce come sempre constatare quanto sia elevata la percentuale di popolazione digitale pari al 71,8%, i numeri che seguono ci raccontano l’utilizzo dei dispositivi e le abitudini conseguenti.

Immaginare alla luce di tali evidenze il mantenimento della comunicazione aziendale come mero passatempo o come strumento non supportato da strategia e strumenti adeguati risulta quanto mai anacronistico e, forse, poco furbo.

Nelle varie schede proposte notiamo quanto sia migliorato il modo in cui l’utente cerca informazioni e scelga di confrontarle, a dimostrazione che le campagne contro le fake news siano determinanti.

E’ Meta a dominare il campo delle piattaforme utilizzate con WhatsApp 89% a seguire Facebook 78% e Instagram 73% a seguire altre app e Tik Tok con 38%

Spesso mi capita in sede di prima consulenza di apprendere che alcune piccole attività aziendali o di libera professione per ragioni incomprensibili dal punto di vista digitale mi chiedano di non operare su Facebook ma solo su Instragram sottovalutando un bacino di utenza potenziale gigantesco, per non parlare di Tik Tok del tutto inappropriato ad alcuni settori.

Ricordiamo che la presenza online “ brand identity” deve essere costruita come un’abito sartoriale e deve pertanto seguire criteri statistici relativi al settore (ad esempio settore moda e settore ricettivo hanno target sicuramente differenti)

Non facciamoci ingannare dai trend più riportati dalla stampa, il fallimento di alcune candidature politiche fatte sui social network con pubblico più giovane sono la dimostrazione di quanto la strategia e la professionalità facciano la differenza e di quanto la sovraesposizione sia nemica del guadagno.

A seguire nelle settimane altri spunti ed analisi dei dati, non solo nazionali, aggiornati al 2023 per comprendere insieme la strada maestra da seguire.

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