Da quando i social network offrono spazi di marketing per aziende e professionisti scegliere il giusto linguaggio è impresa tutt’altro che semplice.
Nel 2014 Bryan Kramer con il suo best seller “ There is no B2B or B2C: it’s Human to Human : H2H da inizio al movimento “human business nel marketing”
La persona al centro di ogni esperienza di vendita e di acquisto poiché dietro le aziende che producono e propongono vi sono persone così come dietro i dispositivi raggiunti dalle campagne ADS
L’approccio umano nella sua semplicità segna la svolta per una comunicazione che diventa veloce e quanto più empatica. La freddezza è abbandonata anche dai colossi istituzionali che scelgono canali raggiungibili come la messaggistica istantanea.
Una professionalità che non è offuscata dalle emozioni “umane” condivisibili.
La scelta consapevole dell’uso del “tu” sostituito al “lei”. Un’azienda da sentire vicina a cui si perdona anche il possibile errore.
Le persone hanno bisogno di “inclusione” e di accoglienza. I valori condivisi attraverso tecniche di storytelling si serviranno di un linguaggio colloquiale e diretto, il marketing si ‘umanizza’ e diventa conversazione.
La fiducia è elemento fondante di tutte le relazioni umane, nessuna esclusa. Scegliere un piano editoriale adeguato al target di pubblico ci permetterà di essere presenti senza essere ridondanti.
La scelta dei canali di customer care ( messaggistica, email marketing etc.) dovrà essere in linea con la reale disponibilità di tempo, inutile attivare cento canali se non si risponde entro un tempo che sia adeguato e coerente col canale scelto.
Accompagnare l’utente nella conoscenza del prodotto / servizio proposto saprà qualificarci come competenti e soprattutto affidabili.
Il post vendita diventa momento cruciale, il non sentirsi abbandonati agevola il momento della fidelizzazione, della fondamentale recensione e dell’impagabile passaparola.
Massimizzare l’esperienza di acquisto ci permette di conoscere a fondo l’identità della ‘persona cliente’ e ci consente di adeguare l’innovazione della nostra attività alla nostra audience, ottimizzando risorse e investimenti.
Imparare a conoscere le persone e condividerne valori e desideri conduce il social media marketing verso quelle risorse che sono oramai irrinunciabili. La possibilità di raggiungere il pubblico direttamente sul suo divano ci rende potenzialmente invincibili.
La concorrenza spesso spaventa al punto dal tarpare ali che non si sono ancora spiegate. La paura di essere invisibili porta a sottovalutare strumenti di enorme portata.
E’ il momento di conoscere ogni tecnica capace di differenziare nella sua unicità ogni attività, è il momento di creare la tua brand identity.
Investire su se stessi e sulla propria azienda è il primo piccolo gigantesco passo.
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