Non solo i codici Ateco accomunano le aziende e i liberi professionisti per competenze e doveri fiscali, ma la realtà stessa dei prodotti e servizi offerti crea un catalogo infinito e omologante dal quale è sempre più difficile emergere, soprattutto online.
Conosciamo la potenza del web e la virale capacità di anticipare scelte d’acquisto con messaggi diretti e indiretti. Ma come catalizzare l’attenzione degli utenti in un oceano così vasto?
La strada offerta dalle campagne Ads e dagli spazi a pagamento sui motori di ricerca possono rivelarsi un’ investimento assai poco fruttuoso se alla base non vi è uno studio e una costruzione professionale dell’identità dell’azienda o dell’attività del professionista.
Cosa si intende per Identity Brand?
A prescindere dai termini inglesi che la materia del digital marketing ha acquisito come propri, possiamo tradurre la domanda in questo modo : cosa ci rende riconoscibili?
Non si può immaginare di intraprendere un percorso professionale ed essere gli unici ad offrire un certo servizio o a vendere un certo prodotto. Qualcuno, seppur in maniera differente, lo avrà fatto prima di noi e qualcun’ altro lo starà facendo in questo momento. Il nostro compito non è quindi quello di essere gli unici ma di essere i più convincenti attraverso quegli elementi che avremmo saputo individuare come valori fondanti.
Mission e Storytelling
Conoscere la nostra mission e saperci raccontare attraverso gli strumenti dello storytelling sarà il primo passo verso la costruzione della nostra unicità. Se alcune procedure posso essere facilitate per le attività di nuova creazione come fare per quelle esistenti, anche da tempo, che decidono di proporsi e svecchiarsi nel mondo potente e veloce di internet?
Le realtà preesistenti godono del vantaggio dell’esperienza, degli strumenti essenziali per individuare il giusto pubblico, il target. Soprattutto hanno a disposizione lo strumento della reputazione. La storia, seppur con i suoi incidenti di percorso, racconta un’azienda senza filtri con la più autentica delle lenti d’ingrandimento.
La velocità delle informazioni impone l’utilizzo di piccoli “trucchetti” per potenziare il lavoro di costruzione identitaria. L‘identità visiva offre strumenti semplici e complessi che se usati sapientemente e da mente esperta possono dare concreti risultati.
La scelta del logo aziendale, per esempio. Il logo non deve necessariamente contenere informazioni di contatto dirette. La scelta dei colori veicola un messaggio preciso, per esempio. Quali illustrazioni scegliamo per blog e siti web ci identificano. Quali font per i nostri messaggi.
Ma come mettere in fila in modo armonioso gli strumenti a disposizione? Come scegliere il TOV cioè il tono della comunicazione sui canali social? Come gestire una vetrina ecommerce con poche risorse e tanta fantasia?
Come far emergere una struttura ricettiva in un mondo ormai divenuto ricettivo in ogni angolo e con gestori disposti ai più mesti ribassi? Come gestire sul web la libera professione senza apparire noiosi oppure poco seri e troppo social?
Innanzitutto bisogna conoscere se stessi, la propria attività e propri obiettivi. Investire nella conoscenza degli strumenti digitali necessari. A quel punto la costruzione di una campagna ADS a pagamento ha senso e non è più un ‘costo’ ma un’ investimento. Le presenze sul web ogni giorni ci raccontano che questa è la strada da percorrere. Servono solo le scarpe adatte.
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